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Bologna tassa la scuola materna, ma solo i ricchi

La tassa sulle materne, si pensava che non avrebbe più pesato più sulle tasche delle famiglie alle prese con bambini di età inferiore ai sei anni, invece… potrebbe tornare in auge. Nel consiglio comunale di luglio, con tre votazioni distinte, veniva infatti approvata la delibera della giunta che abrogava la tassa d’iscrizione alle scuole materne. A distanza di soli tre mesi però, tutto potrebbe tornare come prima. E’ la proposta del deputato Udc Gianluca Gallettima, che però sottolinea di voler farla pagare solo “a chi se lo puo’ permettere”.

Il deputato Udc Gianluca Galletti lo propone al sindaco di Bologna, Virginio Merola, nel corso dell’incontro tra i parlamentari, gli enti locali e le forze economiche del territorio. E’ questa la sua proposta per fronteggiare la crisi di bilancio di Comuni, Provincia e Regione per salvare le casse dal profondo rosso.

Blocchiamo qui il federalismo, non mettiamoci le mani, perche’ rischiamo che peggiori ulteriormente – propone il deputato Udc -. Gli enti locali devono riprendere in mano la spending review, ricominciare da capo per togliere tutte le spese inutili. Bisogna rivedere i servizi e a chi li si fornisce. È stato un errore da segno rosso togliere la tassa d’iscrizione alla materna. Bisogna rimetterla e farla pagare a chi se lo puo’ permettere, prevedendo le agevolazioni solo per chi fa fatica. Non far pagare la scuola materna a chi se lo può permettere è un errore grave, bisognerebbe rivedere a chi si danno i servizi e a che costo: chi si può permettere un servizio lo deve pagare – sottolinea più volta il deputato – . La politica e’ questo, deve fare delle distinzioni. Dobbiamo continuare sulla strada della sussidiarieta, non tanto perche’ e’ un valore ma perche’ permette forti risparmi. Va applicata ai servizi di Comune e Regione, che devono erogare sempre meno e controllare sempre di piu’ e meglio.