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Bollo conto corrente all’estero sarà uguale per tutti i Paesi

Il bollo sui conti correnti tenuti all’estero, sia nei Paesi Ue sia in quelli extra Ue, avrà misura fissa di 34,20 euro. La novità arriva dalla legge di stabilità 2013, approdato ieri in aula alla Camera, modificando l’articolo 19 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.

Un conto corrente estero può essere utile per motivi di lavoro, per un trasferimento personale, per un periodo di studio o di stage in Paesi diversi dall’Italia.

L’attuale norma prevede che il bollo fisso di 34,20 euro sia applicabile ai soli conti correnti e libretti detenuti dai contribuenti italiani in Stati Ue, mentre la tassazione è maggiore per quei libretti detenuti in Paesi extra Ue come, per esempio, Svizzera, San Marino, Montecarlo o Singapore.

Si tratta di una novità molto attesa dagli operatori bancari esteri, ed in particolare da quelli localizzati in determinati Stati, presso i quali molti Italiani hanno deciso di aprire un conto corrente.

Ma c’è chi vede in questa decisione un ulteriore passo in avanti verso l’accordo con la Svizzera per tassare i capitali detenuti dagli italiani nelle banche elvetiche, seguendo l’esempio degli accordi già siglati da Berna con Germania e Regno Unito.

Ricordiamo che il monitoraggio fiscale che serve a rendere noto il possesso di patrimoni e attività finanziarie all’estero si concretizza attraverso la compilazione del quadro RW del modello Unico, e sussiste se l’ammontare complessivo delle attività finanziarie e patrimoniale, supera l’importo di 10.000 euro al 31 dicembre del periodo d’imposta di riferimento.

Entro il 31 marzo del 2013 uffici postali, banche, società di gestione risparmio, assicurazioni dovranno far pervenire all’Anagrafe tributaria tutta una serie di informazioni sui conti correnti: saldo iniziale e finale, totale degli accrediti e degli addebiti, frequenza di accessi alle cassette di sicurezza, gestioni patrimoniali, carte di credito, certificati di deposito e altri dati sensibili.

Quindi anche i detentori di conti correnti all’estero sono tenuti alla compilazione del modulo RW per indicare la consistenza del conto corrente.

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