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Il Belgio punta sul fisco per la sua presidenza di turno dell’Ue

Il mese di luglio dell’Unione Europea è cominciato con la presidenza belga in seno al Consiglio, come normale avvicendamento dopo il turno della Spagna: se le intenzioni iberiche erano soprattutto quelle di applicare il trattato di Lisbona, dal governo di Bruxelles giungono invece indicazioni che parlano della tassazione oltre la crisi economica e della riforma della governance come priorità assolute. Dunque, ci si è spostati in modo piuttosto netto sul versante fiscale e tributario. Quali questione intende affrontare maggiormente il Belgio? Anzitutto, le sfide principali riguardano i modi per migliorare i prelievi sui redditi da risparmio nel territorio dell’Unione, le intese tra stati membri e nazioni terze in riferimento allo scambio di informazioni rilevanti e il codice di condotta nel settore della tassazione imprenditoriale, con un occhio di riguardo per quel che concerne la trasparenza fiscale e il cosiddetto transfer pricing.

 

Tra l’altro, l’Iva sarà una delle principali protagoniste della presidenza belga, visto che si provvederà ad affinarne l’applicazione, al fine di scongiurare l’evasione, senza tralasciare però le problematiche relative ai servizi finanziari e delle assicurazioni. Ma la tassazione che il Belgio vuole approfondire è una tassazione a tutto tondo; in effetti, la presidenza intende potenziare il ruolo delle città nello sviluppo sostenibile, migliorando la tassazione ambientale per innovare e rendere più competitivo il sistema complessivo.

 

In particolare, potrebbero essere i prodotti energetici quelli coinvolti in modo più accentuato dall’imposizione, anche perché la Commissione Europea sta già lavorando allo scambio delle buone pratiche tra i vari paesi membri dell’Ue. Infine, oltre al Fisco, il Belgio è fermamente convinto circa il ripristino della fiducia tra gli investitori e i cittadini in merito alla crisi economica: la sfida più importante sarà quella di effettuare un costante monitoraggio sull’operato del gruppo di lavoro del Consiglio Europeo, in modo da coordinare al meglio le misure e le discipline di bilancio.